Cosa si intende con inbound marketing.

La tecnologia è sempre in evoluzione e ciò comporta che anche la comunicazione o il marketing si debbano adattare a questo progresso. L’inbound marketing va proprio in questa direzione, modificando il concetto del webdesign stesso, elevandolo ad una nuova dimensione.

Oggi creare un sito internet “vetrina” non è più un investimento di comunicazione che permette di valorizzare la propria attività. Il portale deve invece focalizzarsi su due concetti fondamentali tipici dell’inbound marketing:

  • La creazione di contenuti educativi che invoglino il lettore a visitare il sito, ottimizzati per la ricerca da parte dell’utente (il 78% degli utenti online effettua infatti ricerche tramite i servizi appositi).
  • Il contesto in cui si opera per ottenere visite mirate. Questo permette di avere solo visitatori “di qualità”, interessati quindi a quanto l’azienda ha da offrire, evitando un traffico fine a sé stesso.

Le 4 fasi principali dell’inbound.

Attrazione

La percentuale di utenti che effettuano ricerche nel web è fondamentale per comprendere il valore di questa strategia di marketing. È inoltre essenziale considerare che l’80% circa delle ricerche online avviene tramite mobile, quindi un sito web responsive è indispensabile.

Per riuscire ad attirare i visitatori sul proprio sito web è importante rendere le pagine facilmente disponibili sui motori di ricerca. La creazione di contenuti educativi all’interno di un blog (strumento indispensabile per questa tipologia di comunicazione), unita alle giuste keywords (SEO), sono la base della fase di attrazione. La condivisione dei contenuti tramite i social network, popolati dal target di riferimento, permette di aumentare la reperibilità dell’informazione.

Conversione

Una volta generato traffico verso il proprio sito web è importante riuscire a convertire le visite in leads. Per riuscire in questo intento è necessario mettere a disposizione degli utenti un form contatti da compilare e dare loro qualcosa in cambio (approfondimenti sotto forma di e-book, file da scaricare, listini prezzi,…).

Landing page, call to action e form contatti sono gli strumenti che ci permetteranno di convertire le visite in leads. Il visitatore del sito dovrà essere guidato nel suo processo, fino a convincersi a lasciare i suoi dati per ricevere ciò che gli è stato messo a disposizione e che soddisfa il suo bisogno.

Conclusione

Quando si ha a disposizione tutto ciò che serve per contattare il visitatore, significa che è giunto il momento di trasformarlo in cliente. Tramite l’inbound marketing si riesce a capire che pagine ha visitato il lead, ottenere i suoi dati di contatto, conoscere i suoi interessi in merito ai servizi offerti e molto altro ancora.

La conclusione di questo processo di conversione può avvenire tramite e-mail mirate e programmate, così come videochiamate o semplici telefonate.

Fidelizzazione

Fondamentale è non perdere il contatto con il cliente. Per questo motivo occorre riuscire a fidelizzarlo, tramite sondaggi post-vendita, e-mail marketing mirato e non invasivo e presenza costante sulle discussioni dei propri social media. Si può anche creare contenuti SMART nel sito, ossia che cambiano e si personalizzano in base a chi li visita. Non da ultimo è consigliata l’organizzazione di eventi che abbattano la barriera del virtuale.

Pianifica la tua strategia inbound marketing.

A differenza del classico marketing (outbound), nel quale al centro della comunicazione vi era l’azienda stessa o il suo prodotto, nell’inbound il cuore della comunicazione è il visitatore. Gli strumenti che si mettono in campo permettono di attrarlo, convertirlo e trasformarlo in cliente, e successivamente in un promotore.